La formazione dei giovani medici: dove sta finendo?
Destano profonda preoccupazione le notizie che si susseguono in queste ore sulla crisi del sistema formativo che interessa i giovani specializzandi.
La preoccupazione non nasce solo dalla progressiva disfunzione di un sistema formativo che necessita di una trasformazione che sia al passo con i cambiamenti di una sanità in fase di profonda mutazione nell’organizzazione, nelle prospettive, nella disponibilità di risorse certe e adeguate. A questo si aggiunga che i posti a disposizione dei giovani colleghi medici siano inferiori rispetto alle previsioni di turnover del nostro SSN (fonte: ANAAO Giovani e FIMMG Formazione).
Le nostre regioni, i nostri ospedali, subiscono da anni ormai gli effetti di un sistema in grave crisi di sostenibilità, fatto di carenze di specialisti e di professionalità che garantiscano un’adeguata assistenza ai cittadini. Le notizie di malpractice medica che ascoltiamo sovente sui media nazionali sono figlie di una carenza cronica di professionisti che si aggiunge al sempre più frequente smantellamento di Unità Operative e di false aspettative amplificate da campagne mediatiche che sviliscono il ruolo fondamentale del medico e dello specialista.
Critico e strategico diventa il livello di adeguata preparazione e formazione scientifica degli specialisti verso cui – da sempre – questa Società scientifica si è donata. Corsi di aggiornamento teorico-pratici, manuali scientifici, reti formative allargate tra università e ospedali. Su questo ha puntato l’AOOI e su questo si deve ancor più puntare incentivando il ruolo formativo degli ospedali al fine di assicurare un’adeguata preparazione teorica e pratica di quelli che saranno – un domani – gli specialisti di tutte le strutture, universitarie e non.
E’ sulla formazione che questa società deve puntare. Perché un solo medico che scelga di abbandonare l’Italia, un solo medico perso al di fuori dei nostri confini è una sconfitta per una nazione civile. Perché gli specialisti, in medicina, sono indispensabili. Perché di tumori, di incidenti stradali, di epidemie, si muore. Perché, banalmente, la sanità è una risorsa, la più preziosa, e la sostenibilità di questa risorsa è quella che gli si vuole dare a livello politico e istituzionale. Pertanto l’AOOI si batterà affinché il patrimonio intellettuale dei nostri giovani medici non vada perduto o sacrificato in nome di false strade e illusorie promesse.
Dott. Giovanni Danesi
GLI APPROFONDIMENTI:
Medicina, scuole di specializzazione. Dopo le bocciature, le proposte delle associazioni dei medici.
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